Questo spazio è dedicato alla riflessione sull’impatto che il navigare su Second Life avrebbe in termini di rischio di sviluppare comportamenti disfunzionali nella vita reale. Alcuni tra i rischi più frequentemente menzionati riguardano la possibilità di creare un legame di dipendenza; la tendenza ad utilizzare la rete per mezzo per attuare comportamenti sessuali inaccettabili nella “real life”; il desiderio di trovare un contesto “protetto” dove poter sviluppare relazioni extra coniugali. - Esiste un reale rischio di dipendenza da Second Life? Sicuramente Second Life può assumere un ruolo molto invadente rispetto alla vita reale dell'individuo, sia in termini di tempo trascorso semplicemente ad esplorare, che in termini di risorse personali investite. Tuttavia si può parlare di dipendenza solo nel momento in cui l'investimento è tale da produrre effetti che sono di ostacolo alla "real life", ossia quando interferisce con le normali e consuete attività quotidiane dell'individuo, limitandone la progettualità reale. Ovviamente SL non rappresenta di per sè un pericolo per ogni persona in termini di dipendenza. L'individuo che utilizza questo mondo virtuale in maniera disfunzionale e che, per sue caratteristiche individuali, tende a sviluppare nella propria "vita reale" rapporti di dipendenza, può in questo contesto riproporre la stessa modalità disfunzionale. - Perversione su Second Life? L' interagire in un contesto che effettivamente offre diverse possibilità di manifestare comportamenti o atti di perversione (basta pensare gli ambienti in cui è possibile praticare pedofilia e zoofilia), non è una condizione sufficiente a "trasformare" un individuo in una persona "perversa". Credo che ciascun individuo decida di entrare in SL, almeno inizialmente, con una motivazione diversa: così come si può scegliere di navigare per curiosità, per effettuare investimenti economici, c'è chi si avvicina a SL per sentirsi libero di vivere una sessualità non consentita nella vita reale, all'interno di un contesto che garantisce maggiormente l'anonimato e permette l'espressione di fantasie socialmente inaccettabili nella "real life".Per questo è sicuramente importante e necessario stabilire morme che regolino l'accesso a SL (soprattutto per la tutelare i minori dall'esposizione a modelli di comportamento sessuale inadeguati), e che impediscano l'utilizzo di SL per la realizzazione di illeciti rilevanti nella vita reale (come ad es. lo scambio di materiale pornografico, soprattutto se riguardante i minori). - L'avatar può essere un alter-ego "infedele"? Sebbene l'avatar rispecchi in genere alcuni tratti e caratteristiche dell'individuo di cui è la rappresentazione, basta dare uno sguardo ai personaggi che popolano SL per accorgersi di quanto questi sembrano essere la rappresentazione di un alter-ego ideale, che risponde a canoni di bellezza estetica vicini alla perfezione, piuttosto che del sè reale. Ovviamente non intendo con ciò affermare che chi entra in SL costruendo un avatar il più possibile attraente e rispondente ai nostri stereotipi di desiderabilità sessuale o sociale, sia alla ricerca di esperienze sentimentali al di fuori del rapporto di coppia. Il desiderio di stabilire relazioni virtuali è una delle tante e diverse motivazioni che spinge l'individuo ad entrare in SL .Sebbene, come molti individui/avatar affermano, SL offra "molte tentazioni" rispetto alla possibilità di tradire virtualmente il proprio partner, penso che chi utilizza SL per tale scopo sia l'individuo che in genere, nella vita reale, tende ad essere infedele nel rapporto di coppia. Non credo inoltre che stabilire relazioni "intime" su SL (che siano pure esperienze sessuali virtuali), sia mosso dalla motivazione a tradire il partner reale, a patto che, ovviamente, la relazione instaurata rimanga virtuale. Il sesso virtuale può non essere indicativo di infedeltà, ma vissuto come gioco dalla coppia che lo percepisce come tale. Basta pensare al fatto che molte coppie reali decidono, consensienti, di provare il sesso virtuale con persone diverse dal proprio partner, semplicemente per curiosità, desiderio di esplorazione, con il gusto dell'anonimato che protegge e nello stesso tempo stimola fantasie. E non per questo ci si sente, rispetto al partner, traditi o traditori Dott.ssa Ida Lopiano |
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