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Studio di Psicologia e
Psicoterapia a Roma

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“Prevenzione e Trattamento del Disagio Psicologico a Roma”

 A cura della  dott.ssa Ida Lopiano, Psicologa e Psicoterapeuta
             
e del  dott. Arturo Mona, Psicologo e Psicoterapeuta

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Dott. Arturo Mona
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Studio di Psicoterapia Roma

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      1° colloquio
    tel.  320.0450719
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       L’obiettivo della
    Psicoterapia è quello
     di aiutare l’individuo
         a riacquistare la
      propria autonomia
 

Psicoterapia

         
            SPAZIO PSI
    si rivolge ad adulti e
  minori con problemi di
   Ansia e Panico, Fobie,
   Depressione, Disturbi
     Alimentari, Disturbi
    Psicosomatici e della
 Relazione, Disturbi della
  personalità e della sfera
  sessuale, Problemi della
   coppia e della famiglia,
        Disturbi  dell’età
              evolutiva,
  Difficoltà di inserimento
            scolastico
 

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       Dalla Cronaca:
   
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 Faq.                                                                         A cura della dott.ssa Ida Lopiano

In questo spazio verranno pubblicate le risposte ad alcune tra le più frequenti domande rivolte allo psicologo da chi necessita di chiarire dubbi, soddisfare curiosità o semplicemente ricevere informazioni su temi di psicologia e problematiche psicologiche.
Il vostro indirizzo e-mail verrà utilizzato soltanto per inviare una risposta in privato.
Le risposte alle domande più frequenti verranno pubblicate sul sito (in forma completamente anonima).
Invia la tua domanda

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  • Lo psicologo può somministrare farmaci?
    Lo psicologo non può in alcun caso somministrare farmaci, poichè non è un medico.
  • Durante una psicoterapia devo prendere farmaci?
    Intraprendere un percorso di psicoterapia non implica il dover assumere farmaci e comunque non è lo psicoterapeuta ma lo psichiatra a decidere sull’opportunità di un trattamento farmacologico.
  • Lo psicologo e lo psicoanalista sono la stessa cosa?
    No, poichè lo psicologo è il laureato in psicologia, mentre lo psicoanalista è lo psicologo che ha conseguito una specializzazione post laurea in psicoterapia ad indirizzo psicoanalitico.
  • Quanto dura una psicoterapia?
    La durata di una psicoterapia dipende sia dall’orientamento teorico del terapeuta, che dalle esigenze e problema specifico del paziente. Una psicoterapia breve può durare 20 incontri e portare al raggiungimento degli obiettivi fissati, o può durare uno o più anni.
  • In cosa consiste la consulenza psicologica?
    la consulenza è una fase spesso preliminare alla psicoterapia, che serve al terapeuta per capire le aree  problematiche della
    persona con cui lavora, ossia per individuare il problema specifico: questa fase è importante soprattutto quando la persona si sente confusa rispetto a ciò di cui ha bisogno e alle proprie difficoltà. Di solito per ogni persona che desidera iniziare un percorso di terapia è prevista una prima fase di consulenza  che può esitare in una psicoterapia, qualora paziente e terapeuta lo ritengono opportuno (chiaramente la decisione è principalmente del paziente), oppure terminare, se la persona ritiene di aver chiarito ogni suo dubbio rispetto al problema che sta vivento e non ritiene necessario un intervento ulteriore. Personalmente durante la fase di consulenza, oltre al colloquio, somministro dei brevi questionari, i risultati dei quali vengono riportati e discussi insieme alla persona con la quale lavoro.Una volta terminata la fase di consulenza esprimo al paziente la mia personale opinione rispetto a ciò che ritengo sia opportuno per il caso specifico (continuare o concludere l'intervento). Ovviamente la decisione di proseguire o meno è del paziente.
  • Qual’è il costo di una psicoterapia?
    Nel fissare la tariffa per una consulenza o una psicoterapia lo psicologo deve attenersi al tariffario dell’Ordine professionale. Il costo medio è di  circa 50 euro a seduta.
  • Come si curano gli attacchi di panico?
    L’intervento psicoterapeutico è sicuramente l’aiuto più adeguato in questi casi. In aggiunta, e se necessario, il paziente può ricorrere alla consultazione del neurologo o dello psichiatra per un intervento di tipo farmacologico.
  • E’ necessario ricorrere all’uso di farmaci per il trattamento di ansia e attacchi di panico?
    Solo se i sintomi interferiscono gravemente con il funzionamento dell’individuo causando la menomazione di aree importanti della sua vita. E’ inoltre indispensabile che il paziente accetti l’eventuale prescrizione.
  • Avendo letto dell’importanza dell’aspetto psicologico nel disturbo del colon irritabile, e dato che il mio partner soffre di questo disturbo, vorrei sapere.. qual’è il ruolo della psicoterapia per la soluzione  del  problema del colon irritabile.
    Come sicuramente avrà già letto, non è stata ancora individuata una causa specifica per il disturbo del colon irritabile. Molti parlano di cause psicosomatiche, ma non è possibile affermare con certezza che vi sia una relazione causale diretta tra stress e colon irritabile. Tuttavia sicuramente la persona che soffre di questo disturbo e che sia sottoposta a stress o soffra di problematiche ansiose è maggiormente soggetta ai sintomi caratteristici di questo disturbo.
    Il ruolo della psicoterapia in questi casi non è propriamente quello di "guarire" l'individuo dal disturbo, quanto piuttosto quello di aiutare la persona a fronteggiare ansia e stress, dato che questi fattori contribuiscono al decorso negativo della malattia.
  • E’ possibile che lo stress o ansia eccessiva portino disturbi fisici, malessere generale non localizabbile, stanchezza, dolori alle articolazioni, tensioni muscolari...ecc?
    Le problematiche di ansia, panico e anche di depressione possono portare l'individuo a sperimentare esattamente tutti i sintomi che mi ha descritto. E’ comunque buona regola in questi casi consultare un medico per eseguire accertamenti sulla condizione medica generale e per poter escludere la presenza di patologie o problematiche di natura non psicologica.
    Nel caso in cui fosse accertata l’assenza di disturbi di tipo medico, può essere opportuno intraprenedre un trattamento terapeutico.
  • Buongiorno, volevo sapere se era possibile grazie all'ipnosi cancellare dalla mente immagini o visioni che magari hanno fortemente traumatizzato o suggestionato una persona... grazie!
    Salve, personalmente non utilizzo l'ipnosi e ritengo che non sia possibile cancellare ricordi di esperienze vissute.E' possibile mediante questa tecnica far riaffiorare alla mente ricordi rimossi, ma solo se la persona effettivamente desidera "ricordare". Inoltre non tutte le persone sono ipnotizzabili.Ritengo infine che sia possibile, piuttosto che cancellare, imparare a gestire in un modo che sia funzionale per la persona, esperienze passate dolorose, mediante un percorso terapeutico.
  • Salve, vorrei sapere se la mia paura dei gatti può essere ritenuta una fobia e se può essere curata. non ricordo nessun fatto traumatico specifico, è una paura, anzi vero e proprio terrore, che si è andato formando e stabilizzando negli anni, sicuramente l'avevo già a 18 anni. ora ne ho 55 è troppo tardi per fare qualche cosa? mi hanno detto che quando si cura una fobia automaticamente ne spunta una nuova, c'è del vero in questa banalizzazione che ho fatto di questo fenomeno? La ringrazio...
    Salve, La fobia per i gatti, come ogni altra fobia per animali, oggetti specifici, ecc. può essere ritenuta una fobia che rientra nella categoria "fobie specifiche". Si tratta di una fobia abbastanza comune, che però in genere non risulta invalidante per la persona che ne soffre (di solito è abbastanza circoscritta e non compromette il funzionamento lavorativo, sociale edi altre aree importanti dell'individuo). Per tale motivo in genere è molto raro che una persona richieda per questa un trattamento specifico.
    Non è possibile determinare "a priori" il significato di una fobia, poichè esso assume significati e valenze specifiche a seconda della persona che ne soffre e del suo contesto. Posso però dirle che spesso le fobie specifiche sono legate ad esperienze di apprendimento errate e involontarie: sebbene la persona non ne abbia il ricordo, è probabile che associ esperienze "pericolose" ad oggetti che di per sè non comportano un effettivo pericolo, protraendo nel tempo il comportamento di evitamento nei confronti dell'oggetto stesso, fino a che, senza accorgersene, sviluppa una vera e propria fobia nei confronti dell'oggetto (il gatto ad esempio).
    Non è assolutamente vero che se si cura una fobia, automaticamente ne spunta un'altra.
    Questo tipo di discorso si riferisce alfatto che, se nel trattamento terapeutico di una fobia si interviene solo sul sintomo (ad esempio la paura dei gatti), trascurando ciò che vi è alla radice di essa (ovvero le problematiche della persona che trovano espressione nel sintomo/paura dei gatti), è probabile che la persona guarisca dal suo sintomo, ma che allo stesso tempo le sue difficoltà di base permangano (dato che si è lavorato solo sul sintomo e non su queste difficoltà). Ed è per tale motivo che, tali difficoltà, possono in seguito travare espressione in un altro e diverso sintomo (che può ad esempio essere un'altra fobia).
  • Buongiorno, ......., da un anno soffro sporadicamente di attacchi d'ansia, che diminuiscono e aumentano in base "all'andamento della mia vita". Ho iniziato con episodi di colon irritabile anch'essi altalenanti.  Noto  che nel periodo mestruale e pre-mestruale gli attacchi sono molto più intensi e frequenti. C'è una connessione tra le due cose?
    Salve..... sicuramente esiste una connessione tra l'accentuazione dello stato d'ansia che si avverte nel periodo mestruale o pre-mestruale e il ciclo mestruale stesso.Tenga presente che moltissime donne, che non soffrono di ansia o panico in generale, manifestano durante il periodo mestruale (da 10-12 giorni prima fino all'arrivo del ciclo) alcuni sintomi caratteristici di quella che viene chiamata "sindrome pre-mestruale". Questa si manifesta appunto con i seguenti sintomi: stato di tensione nervosa, ansia, depressione, irrascibilità, a volte capogiri e gonfiore alle mani e al viso, squilibri dell'appetito. Alcuni di questi sintomi sono proprio tipici dello stato d'ansia.Ciò significa che anche se lei non soffre propriamente della sindrome premestruale, è evidente che durante il periodo mestruale i cambiamenti ormonali che normalmente caratterizzano tale periodo e le variazioni umorali che altrettanto normalmente comporta, influiscono in modo particolare sul suo stato emotivo, dato che lei, a prescindere dal ciclo mestruale, presenta sintomi di ansia.
  • G.le dottoressa Lopiano, .... vorrei avere delle informazioni su la consulenza psicologica. Ho sempre avuto dei problemi a relazionarmi con i miei coetanei e una bassa autostima che mi hanno molto limitato e condizionato nella mia vita sociale e provocato stati di malessere, per questo mi sono decisa a voler chiedere una consulenza psicologica per poi eventualmente iniziare un percorso psicoterapeutico se necessario. Ma sono molto confusa perche non saprei a chi rivolgermi, ho trovato il suo sito molto utile per avere alcuni chiarimenti. So che esistono diversi approcci terapeutici ma la consulenza è diversa per ognuna di queste, e in generale in cosa consiste e quali sono i suoii costi? grazie. Saluti
    Salve, è vero, esistono diversi approcci psicoterapeutici ed è spesso difficile scegliere quale sia il più indicato per sè e per le proprie difficoltà. Tuttavia in genere la fase di consulenza psicologica non è così diversa per ogni professionista: la consulenza è una fase spesso preliminare alla psicoterapia, che serve al terapeuta per capire le aree problematiche della persona con cui lavora, ossia per individuare il problema specifico: questa fase è importante soprattutto quando la persona si sente confusa rispetto a ciò di cui ha bisogno e alle proprie difficoltà. Di solito per ogni persona che desidera iniziare un percorso di terapia è prevista una fase di consulenza  che può esitare in una psicoterapia, qualora paziente e terapeuta lo ritengono opportuno (chiaramente la decisione è principalmente del paziente), oppure terminare, se la persona ritiene di aver chiarito ogni suo dubbio rispetto al problema che sta vivento e non ritiene necessario un intervento ulteriore. Personalmente, durante la fase di consulenza, oltre al colloquio, somministro dei brevi questionari, i risultati dei quali vengono riportati e discussi insieme alla persona con la quale lavoro.Una volta terminata la fase di consulenza esprimo al paziente la mia personale opinione rispetto a ciò che ritengo sia opportuno per il caso specifico (continuare o concludere l'intervento e, se continuare....si valuta l'opportunità di proseguire insieme con la psicoterapia).Ovviamente, come le ho già detto, la decisione di proseguire o meno è del paziente.Quanto ai costi in generale di consulenza e psicoterapia, dovendo rispettare un tariffario dell'Ordine Professionale, essi possono variare da un minimo di circa 40 euro ad un massimo di oltre 100 euro a seduta.
  • Come controllare l'ansia e gli pseudo attacchi di panico?
    Salve, in genere il tentativo di stabilire un controllo sull'ansia può produrre effetti di rinforzo per l'ansia stessa.E' possibile imparare a gestire l'ansia e gli attacchi di panico, piuttosto che cercare di controllarla, in genere mediante l'aiuto di un professionista. Non esiste una formula per risolvere le problematiche di ansia. Molte persone trovano giovamento rispetto ai sintomi attraverso un percorso terapeutico; alcuni necessitano della somministrazione di farmaci; molti utilizzano prodotti naturali che aiutano a rilassarsi e ad affrontare situazioni di forte stress (nelle quali la persona ha un rischio maggiore di manifestare attacchi di panico)...dipende dalle caratteristiche della persona, dai sintomi manifestati, dal contesto e da molti altri fattori...